PRIMULE

CARATTERISTICHE GENERALI
Il genere primula riunisce circa quattrocento specie di piante erbacee, perenni o annuali, diffuse in gran parte dell’emisfero settentrionale; in Europa e in Italia sono molto diffuse anche allo stato selvatico, con circa una ventina di specie molto comuni; in giardino si coltivano alcune specie, ma soprattutto una innumerevole quantità di ibridi della specie primula vulgaris (o primula acaulis), la comune primula del sottobosco italiano, che in natura ha fiori piccoli, di colore giallo pallido. Produce minuscole rosette compatte, costituite da foglie a forma di spatola, verdi, ricoperte da evidenti striature, che le rendono rugose; dal centro della rosetta si sviluppano sottili fusti, eretti o arcuati, che portano i piccoli fiori, con petali variamente colorati, e occhio tipicamente giallo o in colore contrastante. La fioritura delle primule è molto precoce, come testimonia anche il nome; generalmente le prime primule si vedono fiorire già nel periodo invernale, quando ancora nei prati troviamo la neve, e continua fino a primavera inoltrata. Le specie ibride sono un poco più delicate, e generalmente vengono coltivate come annuali, ma sono facilmente forzabili in vivaio, e quindi possiamo trovare piccole primule variopinte in vaso già in gennaio e fino a aprile o maggio. Sono fiori molto gradevoli, di piccole dimensioni, e la facilità di cura e coltivazione le ha rese molto diffuse; un po’ meno diffuse sono le diverse specie botaniche di primula, se si escludono alcune particolari specie, molto decorative.

COLTIVARE LE PRIMULE
Le primule più coltivate in vaso e in giardino in Italia sono varietà ibride, derivate principalmente da Primula vulgaris; si tratta di piante perenni, che si sviluppano nei periodi freschi dell’anno, come avviene per le viole. Quindi si coltivano in giardino per tutto l’arco dell’anno, e non temono il freddo invernale; anzi, tipicamente, perdono la parte aerea e vanno in riposo vegetativo durante i mesi più caldi, mentre vegetano in autunno e in inverno, fino all’inizio della primavera. La fioritura avviene solitamente in gennaio, febbraio e marzo, anche quando le minime notturne sono molto basse. Le primule sono piante adatte ad un luogo fresco e umido, e mal sopportano le giornate asciutte e calde; si pongono a dimora in una zona fresca del giardino, semiombreggiata. Il terreno sarà leggermente acido, abbastanza ben drenato, ma dovrà mantenere leggermnte l’umidità, per evitare che la pianta vada in riposo vegetativo. Le annaffiature devono essere regolari, per tutto il periodo vegetativo: non appena vediamo i primi germogli cominciamo ad annaffiare, e ripetiamo l’operazione ogni volta che il terreno risulta asciutto, evitando di lasciarlo completamente inzuppato di acqua. Evitiamo anche di bagnare i fiori e le foglie, soprattutto se abbiamo una aiuola con tanti esemplari di primula vicini; cerchiamo quindi di bagnare solo il terreno; se la pianta è in vaso, può risultare più comodo annaffiare per immersione il vaso. Durante la fioritura, ogni 10 giorni circa, forniamo del concime per piante da fiore, ricco in potassio e microelementi. Per mantenere la pianta sempre bella, e per prolungare la fioritura, periodicamente asportiamo i fiori appassiti, tagliando il fusto che li porta vicino al terreno, in modo da favorire lo sviluppo di nuovi boccioli. Le primule sono facili da coltivare, e spesso hanno un prezzo molto basso, tanto che difficilmente troviamo qualcuno che cerca di mantenere le piante di anno in anno; non appena il clima diviene caldo, le primule tendono a disseccare, perdendo tutta la parte aerea; possiamo cominciare sospendere le annaffiature, che riprenderemo all’arrivo del fresco, quando la pianta ricomincerà a germogliare. Chiaro che, è necessario evitare di lavorare il terreno in cui sono presenti le radici delle piccole piante, o altrimenti l’anno successivo ci troveremo senza primule.