PIANTE DI LIMONI

CARATTERISTICHE GENERALI
Il Limone è originario dell’India e dell’Indocina.
Secondo alcuni studiosi è un ibrido naturale tra il cedro e il lime.
L’albero del limone (alto fino a 6 metri) ha un portamento aperto ed i rami a frutto sono procombenti; i rami sono normalmente spinosi.
Le foglie sono alterne, rossastre da giovani e poi verde scuro sopra e più chiare sotto, generalmente ellittiche; il picciolo è leggermente alato.
I fiori, dolcemente profumati, possono essere solitari o in coppie, all’ascella delle foglie; in condizioni climatiche favorevoli sono prodotti praticamente tutto l’anno. Il bordo dei petali è violetto. I frutti sono ovali oppure oblunghi, con apici appuntiti: Normalmente la buccia è gialla, ma ci sono varietà variegate di verde o di bianco: ricca di olii essenziali, può essere più o meno sottile: la polpa è divisa in otto-dieci spicchi; generalmente è molto aspra e succosa: molte varietà sono prive di semi.
Il limone è una specie rifiorente. I flussi principali di fioritura sono in primavera, con la produzione dei limoni invernali, e in settembre, da cui derivano i cosiddetti verdelli (che maturano nell’estate seguente).

ESPOSIZIONE
Esporre in luoghi luminosi. Il limone si coltiva in pieno sole. La produzione di fiori (e, conseguentemente, di frutti) è direttamente proporzionale alla quantità di sole diretto che ricevono; sotto un certo limite la produzione quasi si annulla.
FIORITURA
Può rifiorire in qualsiasi periodo dell’anno con fiori molto profumati. Per stimolare la fioritura il limone deve avere un periodo di basse temperature (circa 10°C) per circa 1 mese. Per questo motivo è bene non riporre con eccessivo anticipo la pianta.
CONCIMAZIONE
Non è richiesto alcun concime particolare. Fornire ogni tanto un concime liquido specifico per agrumi.
IRRIGAZIONE
Le annaffiature devono essere tali che tra l’una e l’altra il terreno arrivi ad asciugarsi in superficie. In inverno un po’ più rare. La siccità eccessiva è dannosa alla produzione dei frutti e può provocarne la cascola.
POTATURA
Si effettua in estate, per cui non potare prima di metà luglio. Con la potatura si deve dare la forma alla pianta e rinnovare i nuovi rami che dovrebbero avere un portamento abbastanza allargato e senza intrichi, in maniera da favorire, oltre ad una facile raccolta dei frutti, la libera circolazione dell’aria tra le foglie e l’insolazione regolare di tutti i rami.
TEMPERATURA
Non sopporta il freddo eccessivo. È consigliabile ripararlo in serra, anche fredda, durante il periodo invernale, ed attendere che la primavera sia ben sopraggiunta prima di portarlo all’esterno. Il ricovero invernale deve preservarlo dalle temperature sotto 5°C. Evitare bruschi shock termici.
RINVASO
A seconda del tipo di coltivazione, piuttosto raramente. Quando la pianta è troppo grossa e non è più possibile procedere alla sostituzione del vaso, si deve fare una rinterratura, ossia va sostituita della terra.